GLI ARCHETIPI
Il termine archetipo, nel suo significato letterale è il primo modello, il primo esemplare.
E’ usato con diversi significati e interpretazioni nei svariati contesti. Jung, ad esempio, studiando le immagini che ricorrevano nei sogni dei suoi pazienti le ha associate con quelle rintracciabili nei miti, nelle leggende, nei racconti antichi o nella letteratura, nell’arte, nelle religioni e ha parlato di archetipi che lasciano identiche tracce nel tempo e nello spazio. Questi Archetipi svolgerebbero una funzione di struttura operativa nell’inconscio collettivo, e suggeriscono all’apparato psichico immagini e dinamismi.
Nel testo di Carol Person, Risvegliare l’eroe dentro di noi, gli Archetipi sono guide che insegnano a vivere, a percorrere il Viaggio della nostra evoluzione umana, ognuno con un suo compito, una lezione, un dono.
GLI ARCHETIPI GUIDA
Gli archetipi guida sono: l’Innocente, l’Orfano, il Guerriero, l’Angelo Custode, il Cercatore, il Distruttore, l’Amante, il Creatore, il Sovrano, il Mago, il Saggio e il Folle. In ogni persona sono presenti tutti.
“La nostra visione del mondo è definita dall’archetipo che domina normalmente il nostro pensare e agire. Se domina il Guerriero, vedremo sfide da affrontare. Quando prevale l’Angelo Custode, vedremo gente bisognosa delle nostre cure. Se è il Saggio che ha il comando, vedremo l’illusorietà e la complessità del mondo e lotteremo per trovare la verità. Se domina il Folle, vedremo i modi per divertirci”.
Gli Archetipi sono gli architetti della nostra vita, racchiudono un’energia propria e non esiste parte del nostro essere nel mondo che non ne sia pervaso, guidato o collegato. In quanto energia sono collegati con i nostri centri energetici principali, ossia i Chakra.
Le ferite, i traumi però paralizzano e bloccano l’energia o deframmentano la potenza di un centro energetico, per cui scegliamo di dare il potere ad un Archetipo funzionale allo scopo, oppure all’Archetipo nei suoi aspetti d’ombra. Dare potere è come firmare un contratto, che permane anche quando non è più funzionale o il trauma non si risolve.
IL CONTRATTO
L’Archetipo dominante è quello con cui inconsapevolmente abbiamo definito un “Contratto”, secondo Caroline Myss o “Copione” secondo l’Analisi Transazionale.
Come ti dicevo nello scorso articolo ci sono però ferite che non evolvono, ci paralizzano, si cristallizzano o restano deframmentate dentro di noi e creano destrutturazione o agiscono come un terremoto continuo e costante che rende fragile e precaria ogni ulteriore sviluppo della nostra “costruzione”.
Come possiamo sbloccarle?
Un percorso di consapevolezza con gli Archetipi è un ottimo modo. In questo articolo ti presento i primi quattro: l’Innocente, l’Orfano, l’Angelo Custode e il Guerriero.
LA COSTRUZIONE DELL’IO
I primi quattro sono addetti alla costruzione dell’IO come sede della Coscienza e consapevolezza di sé. Li presento in maniera schematica e immediata.
Problematiche esistenziali dell’Innocente e dell’Orfano: la SICUREZZA.
L’INNOCENTE
Con questo Archetipo originario, nasce la nostra capacità di fidarci, il discernimento, l’ottimismo e la relazione con il senso di lealtà: il sentirci persona.
FERITA: È quella dell’abbandono. Quando resta attiva cadiamo nella dipendenza, nel cattivo rapporto con il cibo e ci vergogniamo delle nostre imperfezioni (vergogna e senso di colpa). Ci rifiutiamo di “vedere”. In maniera simbolica è la dualità di Adamo ed Eva che mangiano il frutto proibito e restano con il sogno del Paradiso Terrestre.
Spesso il problema è legato al genitore del sesso opposto.
OMBRA: Uno degli aspetti ombra di questo Archetipo, che impedisce l’evoluzione e la trasformazione è quello di non voler vedere: la cecità.
Associato a quest’Archetipo di solito ce ne sono altri due: il Sabotatore e la Prostituta (uso della manipolazione).
TRAGUARDO: Restare al sicuro.
PAURA: Essere abbandonato, cercare figure di riferimento per timore di non farcela, di non essere adeguato.
DONO: Ottimismo, fiducia, lealtà.
COMPITO: Imparare il discernimento.
L’ORFANO
Quest’Archetipo nasce in noi quando facciamo l’esperienza del rifiuto, è colui che si occupa della sopravvivenza.
FERITA: La sua ferita profonda (autostima) è legata all’esperienza del rifiuto che inevitabilmente tutti incontriamo, chi più chi meno. Quando resta attiva viviamo perennemente nella ricerca di essere salvati o di salvare. Si oscilla tra la ribellione e il vittimismo, o il senso di onnipotenza di risolvere tutto a tutti.
La ferita nasce nell’esperienza della relazione con le figure di accudimento, di solito dello stesso sesso.
OMBRA: La vittima, che dà la colpa agli altri della propria incapacità. Aggressività nei confronti di chi ci vuole aiutare: io non sono all’altezza.
Associati a quest’Archetipo di solito ci sono la Vittima e il Ribelle.
TRAGUARDO: Ritrovare l’accoglienza.
PAURA: Essere calpestato, sfruttato.
DONO: Interdipendenza, empatia, realismo, autonomia. Se l’energia dell’Orfano si trasforma in dono diventa capacità di condivisione, di reale valutazione e stima di noi stessi.
COMPITO: Analizzare a fondo il dolore e la delusione ed essere aperto a ricevere aiuto dagli altri.
Problematiche esistenziali del Guerriero e dell’Angelo Custode: la RESPONSABILITA’.
IL GUERRIERO
E’ l’Archetipo che nasce dalla parte istintuale che educa alla lotta e sviluppa il coraggio. Mediatore tra le pulsioni istintuali e il Super Io (valori indotti dalle figure di accudimento e il livello sociale). Archetipo per eccellenza che ritroviamo in ogni realtà, mito, storia. Facciamo appello al Guerriero sempre con valenza positiva, in realtà dietro l’ideale che ci creiamo di lui si nasconde la lotta per se stessi e per i propri interessi. Nell’accezione positiva è colui che definisce i confini.
FERITA: Di tradimento che determina il desiderio di controllare e inibisce la fede.
OMBRA: E’ il cattivo, colui che combatte al di là della morale solo per se stesso.
TRAGUARDO: Vincere, farsi strada, cambiare le cose attraverso la lotta.
PAURA: Debolezza, impotenza, inettitudine.
DONO: Coraggio, disciplina, abilità, forza.
COMPITO: Affermare l’ideale e combattere per ciò che realmente conta.
L’ANGELO CUSTODE
E’ l’Archetipo della premura per gli altri, sacrifica il bene individuale per quello generale. Il simbolo è l’Albero della Vita che continuamente ci nutre e ci sostiene. L’abbondanza, la promessa che ci sarà nutrimento per ciascuno di noi. Immagine della Dea con molte mammelle. Archetipo di congiunzione tra l’Io e lo Spirito.
FERITA: D’ingiustizia che blocca la comprensione.
OMBRA: E’ il martire, colui che soffre e controlla gli altri facendoli sentire colpevoli: “guarda come mi sacrifico per te”. Comportamenti fagocitanti, ricattatori. La funzione di cura e di protezione viene manipolata per dominare e soffocare gli altri.
TRAGUARDO: Aiutare gli altri, trasformare positivamente il mondo attraverso il sacrificio e l’amore.
PAURA: Egoismo, ingratitudine.
DONO: Compassione, generosità, capacità di amare.
COMPITO: Dare senza menomare se stessi e gli altri.
Il lavoro di consapevolezza fatto con questi quattro Archetipi aiuta e sostiene la definizione della propria identità e svela le dinamiche interiori di alcuni atteggiamenti infantili o di difesa.
Nei prossimi articoli ti presenterò gli altri Archetipi.
Buon cammino
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