Sommario
La nascita è un momento straordinario e non possiamo fare a meno di associarlo ad un “miracolo” ogni volta che assistiamo all’evento.
La tua nascita com’è stata?
In questo articolo voglio riflettere su quanto la modalità con cui sei nato/a influisce sulla tua qualità relazionale con gli altri e con il mondo. Il tema principale è il rapporto tra la memoria corporea-cellulare e il mondo relazionale interpersonale, oggetto di innumerevoli studi che mi hanno affascinato in questi anni, tanto da aver inserito nei miei percorsi incontri legati al tema della nascita.
La memoria cellulare ci struttura e ci condiziona, è la sua funzione!
La buona notizia è che si tratta di memorie ri-scrivibili, lì dove sia necessario uscire dal condizionamento che generano.
Infatti, ciò che l’embrione o il neonato hanno impresso nelle proprie cellule può, nell’adulto consapevole, essere sostituito da nuove informazioni attraverso il metodo delle Costellazioni Familiari o la Meditazione Regressiva.
Una sorta di copione riprogrammabile.
I punti importanti da prendere in considerazione sono i seguenti:
Prima del concepimento
Il periodo che va dai 9 ai 6 mesi prima del concepimento è quello in cui la nostra anima si prepara ad entrare nel mondo e i nostri genitori altrettanto, anche quelli che non ne sono consapevoli.
Ci sono emozioni, eventi, sentimenti che accompagnano le loro vite e nutrono le loro cellule, il loro cuore. È quel bagaglio emozionale che accoglie il concepimento, analogamente alla terra che accoglie il seme e molto dipende dalla qualità della terra.
Il Concepimento
L’istante fondante in cui la qualità del rapporto sessuale incide in maniera considerevole. È il primo imprinting che le due cellule avvertono a livello vibrazionale e che portano nell’accoppiamento. La prima spinta vitale che muove verso la generazione di una nuova storia.
Pochi hanno la fortuna di sapere come è avvenuto: se con un atto di amore, di semplice avventura o addirittura di violenza, fecondazione assistita, ecc.
La Gestazione
Qui si apre il viaggio. Dai racconti che ti sono stati fatti sai, almeno in parte, come è stata accolta la notizia del tuo arrivo. Al di là di quelle emozioni momentanee ed inevitabili di accoglienza o rifiuto o di paura, poi cosa è avvenuto?
Ciò che incide è il perdurare dello stato emotivo, le discussioni che coinvolgono il cuore materno. L’embrione è come una piccola spugna che accoglie ciò che arriva tramite la madre e imprime la sua energia e desiderio di vita. Sappiamo bene come, quei primi mesi in cui tutto si forma, ciò che prova la mamma è fondamentale, ma lo è anche come viene “interpretato”.
L’epigenetica ci dice che ogni singola cellula ha una “cognizione” sia diretta che indiretta delle altre cellule e del resto del corpo. “La cognizione diretta, e accolta quasi in tempo reale, deriva dall’esistenza di innumerevoli segnali intercellulari. Ogni cellula emette in continuazione segnali destinati alle cellule limitrofe o anche a quelle più lontane” (Bonicelli Edoardo, La scienza come un romanzo)
Le cellule immagazzinano informazioni e si modificano di conseguenza, attivando i geni necessari al suo sviluppo, utilizzandoli al momento giusto. Sono quindi le informazioni raccolte dall’ambiente a fare di noi ciò che siamo.
Se le esperienze sono dolorose o potenzialmente pericolose, si ancorano profondamente alla memoria cellulare.
Il Parto
Ti sei tuffato di testa nel mondo o non volevi uscire? Hai fatto resistenza o ti sei aggrovigliato/a nel cordone ombelicale?
Tutto ha un senso, un significato, una re-azione. La scienza medica, ad esempio, riconosce il legame tra un cordone ombelicale intorno al collo e le malattie legate alle vie respiratorie.
Una cosa è affrontare il salto nel buio attraverso la cervice con un parto naturale e una cosa è uscire nella vita comodi, comodi, con il parto cesareo.
Il nome è un capitolo a parte e merita un’attenzione propria.
Primi 9 mesi di vita
Come sei stato accolto? Anche qui le emozioni hanno un posto rilevante. I primi nove mesi di vita del bambino sono vita per i genitori, per il contesto familiare, per il luogo di appartenenza. Ci possono essere stati cambiamenti di luogo, lutti, matrimoni, evoluzioni lavorative. Senza contare il fatto che una cosa è essere il primo figlio e una il terzo, quarto, ecc.
Le ferite dell’anima si formano in questa fase e si consolidano con gli eventi, così come la nostra resilienza o capacità legate all’istinto di sopravvivenza.
Fare un percorso di riprogrammazione della propria nascita è un’esperienza unica e molto efficace.
Nel prossimo articolo proseguirò l’argomento con il tema del Gemello Scomparso. Argomento poco conosciuto e molto stimolante.
Namastè
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